La mia collaborazione con un osteopata.
Perché una collaborazione così? Una educatrice perinatale ed un osteopata? Cosa c’entra penserà qualcuno?
Per prima cosa vorrei specificare cos’è l’osteopatia.
L’osteopatia è una metodica terapeutica che cerca di ristabilire gli equilibri perturbati agendo a livello biomeccanico , neurologico, fluidico. Per questo vorrei rimandare una più ampia spiegazione dell’ articolo da me preso dal sito http://www.chinesis.org che vi darà maggiori delucidazioni.
Sono molti anni che affianco mamme e neonati e che vedo accanto alle culle dei piccoli neonati farmaci importanti ed a volte molto importanti per “aiutare i bimbi a risolvere problematiche come coliche gassose o reflussi”.
Né gli uni , né gli altri di questi farmaci, invasivi e alle volte molto potenti, risolvono effettivamente le problematiche.
Non si può dire di aver risolto una colica attraverso l’impiego del bromuro, si è soltanto sedato un neonato e questa non è certamente una soluzione, soprattutto definitiva.
Molte volte mi sono chiesta, ma ci sarà una causa? E perché non arrivare a capire e risolvere il problema alla radice e più dolcemente?
Possibile che la soluzione sia solo farmacologica?
Allora ho cercato delle altre possibilità, delle alternative.
Naturalmente vedere il proprio neonato che piange e soffre terribilmente è una cosa insopportabile da parte di una mamma .
Attraverso dei trattamenti di osteopatia, cioè attraverso dei movimenti che l’osteopata fa sul piccolo neonato, o sul bimbo più grande, si va a ristabilire un equilibrio che, magari è stato alterato durante il parto, o successivamente se il piccolo ha subito dei trattamenti intensivi alla nascita.
Ho visto piccoli risolvere delle problematiche semplici, o meno semplici attraverso l’aiuto dolce e professionale di un operatore che vorrei in molti poteste conoscere.
Non c’è l’impiego di farmaci, allora perché non provare?